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Fa’ un salto nel web

Primavera 2020: in questa stagione siamo abituati a passeggiare all’aria aperta, a star fuori fino a tardi, magari davanti ad un bicchiere di vino con gli amici, a frequentare di persona fiere, mostre, festival.
Mai, ci saremmo aspettati di dover rimanere chiusi in casa per due mesi e mezzo, senza nemmeno possibilità di vedere parenti e frequentare affetti.
E quindi cellulare , televisione, computer sempre tra le mani… e navigando troviamo un invito: “fa’ un salto nel web! Olismo domestico-nove giorni di benessere”. Insomma: un festival del benessere online.
Questa per me, è un’assoluta novità: in internet si trova di tutto, ma un vero e proprio festival telematico, che spazia tra svariate discipline olistiche, non lo avevo mai visto. E ancor di più: un festival che dura nove giorni!
Una bella comunicazione accattivante, simpatica, fa scattare la curiosità.
L’iscrizione è un attimo: solo venti euro per tutto il festival.
Un sacco di relatori, svariati argomenti, un bel modo di riempire queste giornate di isolamento forzato.
Inizio dell’evento il 25 aprile.
La scelta dell’orario è perfetta: dalle dieci alle dieci. C’è tutto il tempo di svegliarsi, prepararsi e mettersi comodi davanti al pc e, alla sera, si può andare a dormire ad un’ora decente. Molto bene!

Il primo appuntamento della giornata è sempre dedicato al risveglio fisico e mentale: yoga, shiatsu, ginnastica facciale, pilates, tecniche naturali per il riequilibrio del corpo. Attenzione: sto parlando proprio di lezioni pratiche, non solo teoria. Sulla piattaforma Zoom ci si vede quasi come di persona e allora tappeto per terra e via. Bello, così ci svegliamo per bene.

E poi, a seguire, ogni genere di argomento relativo al benessere a tutto tondo, trattato sempre con puntualità, precisione, conoscenza: conferenze, trattamenti, workshop gestiti veramente bene con un palinsesto variegato e mai noioso, sempre interessante, complice anche una regia agile, attenta, dinamica.

Ventinove relatori che spaziano tra ancor più argomenti, dalla cristalloterapia all’armonizzazione vibrazionale sonora con campane tibetane, dal teatro alla analisi del 5G, dalla sessualità alla radiestesia. Ci sono anche lezioni di Country dance, presentazioni di libri, persone che raccontano la loro vita e le loro esperienze avventurose in giro per il mondo. Alcune materie risvegliano curiosità, altre vanno approfondite con attenzione.

Abbiamo anche il Feng Shui e considerato che dobbiamo per forza rimanere in casa…beh… approfittiamo per imparare e vediamo se siamo in grado di mettere in pratica qualcosa.

E che dire di un aperitivo attorno alle sei di pomeriggio? Un breve spazio, una mezz’oretta, per parlare di distillati, birra, vino: storia, aneddoti, curiosità. E magari impariamo a farci un drink! Anche un bicchiere con gli amici è benessere, no?

Già, perché una delle cose belle di questo festival è proprio che si può imparare e mettere subito in pratica molto di ciò che vediamo e ascoltiamo. Sembra a volte quasi un documentario, altre volte un tutorial.

Le due pause di pranzo e cena servono proprio per staccare un attimo e potersi successivamente rituffare in altri allettanti argomenti.

Come al mattino e dopo pranzo si parte sempre con qualcosa di dinamico, dopo cena troviamo argomenti più pacati, addirittura rilassanti in alcuni casi, come lo yoga per dormire meglio e la già citata armonizzazione sonora con campane tibetane che, distesi per terra, ad occhi chiusi, ti fa stare veramente bene.
La possibilità poi di vedere in faccia i relatori e le persone partecipanti al festival ha dato quel tocco di familiarità in più.

Tanto che lunedì mattina, alle dieci in punto, mi riconnetto e…e niente… è finito…

Menomale che qui hanno pensato di mettere a disposizione le registrazioni degli interventi.

Il lockdown è terminato e speriamo di non dover tornare mai più a sperimentarlo.

Devo dire però che i nove giorni del festival sono veramente volati.

S.R

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